OMS: Gli insaccati a rischio cancro
27 Ottobre 2015Secondo l’OMS gli insaccati sarebbero pericolosi quanto il fumo, per il rischio cancro. Basta la parola a creare terrore. E la parola è nulla rispetto alla malattia in sé, complicata già perché quasi sempre subdola e difficile alla diagnosi. Per non parlare, poi, delle sofferenze che ogni tipo di neoplasia, qualcuna in particolare naturalmente, portano a chi ne soffre.
Ho fatto una ricerca sul campo, affiancando un medico palliativista, che fa terapia del dolore. Ciò che ho visto in quelle case è indescrivibile ed anche lo fosse, mi guarderei bene dal rattristare, inutilmente, il mio unico lettore.
Anche perché non è delle neoplasie che voglio parlare, ma dell’allarmismo che cresce attorno a noi, implacabilmente.
La notizia diffusa ieri dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sta già terrorizzando massaie e mamme di tutto il mondo. D’Italia, sicuramente. Basti vedere come è stata trattata la notizia. Sui quotidiani on line cosiddetti maggiori è in apertura, con titolone da brividi ed allarme alle stelle. Si salva un minimo La Repubblica, che mette la notizia come seconda, pur senza smorzare troppo l’allarmismo.
Proviamo a fare un elenco dei cibi e delle cose in genere che predispongono al cancro. Iniziamo dal fumo di sigaretta, senza tralasciare le polveri sottili del traffico cittadino, i rifiuti non smaltiti, le carni rosse, i grassi saturi, ora, sappiamo, anche il prosciutto, oltre a salami e salsicce e l’elenco non finisce qui.
Basterebbe, insomma, chiudersi in una campana di vetro e morire d’inedia, perché, di fatto, ogni cosa rappresenta un rischio. Mio padre diceva sempre che non si può morire di paura per la paura di morire. Un po’ di buonsenso credo sia l’unica forma di prevenzione per chiunque.
A proposito di mio padre e visto che stiamo parlando di cancro e informazione, non posso non fare un accenno alla puntata di Domenica in di questa settimana, che ha ospitato, presentandolo come oncologo di fama mondiale, il professor Cognetti. Lo stesso professor Cognetti, esattamente un mese prima che mio padre morisse di adenocarcinoma polmonare diffuso in tutto il torace con linfonodi interessati, gli aveva prescritto la chemioterapia, oltre ad ordinargli un’operazione di talcaggio, che un fisico in quelle condizioni non era in grado di sopportare ed è stata, infatti, l’inizio della fine. Ecco chi è il professor Cognetti. Ecco cos’è, troppo spesso, l’informazione.
Guardiamoci bene, dunque, dal prendere per oro colato tutto ciò che i media diffondono. Ricordiamo sempre che lo scopo principale dell’informazione, purtroppo, è far notizia.
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