Referendum, ok da Cassazione. 500mila euro al Pd, superflui
9 Agosto 2016Referendum: Ora è solo il governo a dover decidere quando gli elettori saranno chiamati alle urne: sarà una domenica compresa tra il 50°e il 70° giorno successivo al decreto di indizione. Intanto, in arrivo per il Comitato del sì, la modica cifra di 500 mila euro, non necessari visto che la consultazione era già stata richiesta da un quinto dei parlamentari. M5S all’attacco dell’ennesima, sporca ingiustizia
Referendum: saremo chiamati alle urne una domenica compresa tra il 50°e il 70° giorno successivo al decreto di indizione, che sarà firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo il via libera ufficiale della Cassazione.
Secondo le indiscrezioni circolate nel fine settimana, il premier Matteo Renzi punterebbe alle domeniche tra il 13 e il 27 novembre, quando la legge di Stabilità dovrebbe essere già stata approvata almeno dalla Camera. Nel frattempo, il 4 ottobre, la Consulta si pronuncerà sull’Italicum.
La Suprema Corte aveva tempo per pronunciarsi fino al 15 agosto, ma ha anticipato i tempi e non ha utilizzato tutti i 30 giorni disponibili dalla presentazione delle firme, avvenuta il 14 luglio.
Sia chiaro: il referendum si sarebbe svolto comunque, visto che ne avevano fatto richiesta un quinto dei parlamentari. La raccolta di sottoscrizioni presso i cittadini è stata un di più, grazie al quale il Comitato per il Sì otterrà un rimborso di 500mila euro: 1 euro per ogni firma valida. Solo il M5S ha urlato all’ennesima ingiustizia. Ogni commento sarebbe superfluo.
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