Salva banche, risparmiatori ancora all’asciutto
31 Marzo 2016I termini per la restituzione dei soldi ai risparmiatori scadeva il 30 Aprile. Il governo: “Stiamo lavorando”. I risparmiatori, intanto, attendono speranzosi
“Stiamo lavorando”. Il viceministro dell’Economia, Enrico Morando liquida la questione, mentre il termine per la risoluzione della questione è scaduto il 30 Aprile.
Qualche settimana fa il presidente dell’autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, aveva spiegato che dal punto di vista tecnico tutto era stato predisposto e che il problema era esclusivamente di volontà politica.
Ora Morando dice che il nodo “fin dall’inizio” era l’Unione europea ma che ora “sembrerebbe possibile, in via del tutto eccezionale perché siamo in fase di prima applicazione di nuove regole, avere un’interpretazione un po’ diversa”.
Una sorta di scaricabarile, insomma, mentre i clienti delle quattro banche in questione continuano a vedere i propri soldi volatilizzati, a rimanere all’asciutto dopo una vita di risparmi.
Nell’Italia di Renzi e delle lobby succede anche questo. Ci piacerebbe sapere, a questo punto, cosa abbia fatto in quattro mesi il governo italiano, per risolvere questa, che è una vicenda gravissima. Beh, saranno stati tutti presi dalla crisi internazionale che in molti chiamano guerra ed in realtà è tutta una commedia delle parti, in cui ci sono di mezzo interessi economici importanti.
Cosa gliene può fregare al governo di tutti quei poveri risparmiatori che hanno visto svanire i propri quattrini?
A loro, però, interessa e sono ancora speranzosi. Interessa anche a noi, che speranzosi non lo siamo affatto, perché, se in un paese mancano le certezze di base (e quelle degli investimenti bancari dovrebbero esserlo), non si può sperare in niente di buono.
Loro continuano a spendere i soldi dei cittadini, con il rifacimento della Sala della Lupa, a Montecitorio, quattro anni di lavori per circa un milione di euro, con il giocattolo di Renzi, il mega aereo di Stato, che ci costa un occhio della testa e, tra parentesi, ha problemi continui e finora non ha mai volato e con tutta una serie di sperperi inauditi.
I cittadini continuano, mi sia consentita l’espressione, a prenderla in quel posto e i risparmiatori delle quattro banche sparite da un giorno all’altro, a sperare di rivedere, prima o poi, i propri denari. Ma è l’Italia di Renzi. Noi speriamo solo duri il meno possibile.
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