Salvini sotto l’albero di Borsellino. Il leghista si conferma sciacallo d’Italia
11 Gennaio 2021Salvini. A Palermo per l’udienza preliminare del processo in cui è coinvolto, per la vicenda della Open Arms, il leader leghista si è presentato in via d’Amelio a favore di telecamere, munito di mascherina raffigurante il volto del giudice anti mafia, scatenando lo sdegno di numerosissime persone.
Salvini. “Il senatore Salvini ha perso l’ennesima occasione per fare la scelta giusta, quella più dignitosa”. Inizia così un documento di sdegnosa denuncia del Movimento delle Agende rosse, intitolato: “Salvini in via d’Amelio? Passerella di uno sciacallo”. Già questo dice tutto. Tutta la verità. Tutto lo sfacciato sciacallaggio di un uomo che, per qualche voto, osa profanare la memoria di un eroe anti mafia; uno di quei giudici che non sarebbero mai dovuti morire ed il cui monumento commemorativo non dovrebbe mai essere profanato, tanto meno se a farlo è un politichicchio che si è fatto strada esclusivamente cavalcando l’onda della propaganda più scorretta, sconveniente, sciacallaggiamente becera.
Ma quest’ultima è, forse, la peggiore delle azioni di autopropaganda di Salvini. “La tendenza ad impossessarsi e a sfruttare l’immagine del giudice ucciso – si legge ancora nel documento delle Agende Rosse – calpestandola per fini puramente personali, scorrettamente e indirettamente accostandola a proprie vicende giudiziarie, oppure genericamente partitico-politici, è avvenuto anche oggi (7 gennaio, ndr), come avviene tutte le volte, a seconda del rappresentante della fazione di turno, è dura a morire, ed è quasi comprensibile che sia così”.
E dire che il leghista aveva già dato in passato manifestazioni di orrenda auto pubblicità, delle peggiori, ma quanto accaduto la scorsa settimana supera tutto: approfittare, per ragioni politiche, di quello che è diventato un monumento, un albero sacro, dove la gente va anche solo a vedere il ricordo vivente di Borsellino, per non dire a mettere un fiore, un fazzoletto, un cappellino, è un atto di disdicevole, volgare, tentativo di autopromozione politica.
Non vogliamo neanche immeginare cosa avrà potuto pensare uno degli eroi antimafia più grandi della storia della Repubblica italiana. Pensiamo niente di buono.
D’altra parte “Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo”, diceva Paolo Borsellino.
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