Scandalo stampa, notizie antigovernative topsecret
9 Febbraio 2016Stampa abbottonata o assoggettata al potere, mafia, antimafia, corruzione ed anticorruzione, politica ladra ed incapace: sono i temi che quotidianamente affrontiamo in questa sede, raggiungendo un discreto, per non dire importante, bacino di utenti, cittadini per bene, che credono nei nostri stessi ideali e ci danno la forza per andare avanti.
Ultimamente siamo stati un po’ più diretti nell’affrontare questo tipo di tematiche, che fanno dell’Italia un paese in discesa verso la totale corruzione. Lo abbiamo fatto con notizie, interviste e continuando a mettere l’accento su alcuni silenzi vergognosi da parte di stampa ed istituzioni.
Abbiamo tentato, con l’occasione, di diffondere ciò che scriviamo e, sia chiaro, lo abbiamo farro con l’unico scopo di fare arrivare ad un maggior numero di italiani, informazioni sulle quali probabilmente non hanno un’idea: mi riferisco, in particolare, al nuovo sottosegretario, Dorina Bianchi, celebre per il suo continuo cambio di partito. Una volta faccia dagli occhi blu, che, non si sa come, è arrivata, da medico oltretutto, ad occupare la poltrona di sottosegretario alla cultura.
Abbiamo scoperto che la voltafaccia della politica italiana tratta i suoi dipendenti come stracci per i pavimenti, spesso pagandoli in nero.
Abbiamo tentato, dunque, di diffondere tali notizie prima in modo “cosiddetto” istituzionale, tramite le agenzie di stampa. Chi scrive, purtroppo, ha avuto a che fare per diversi anni con il settore politico delle agenzie, dunque conserva i contatti. Nessuna risposta. Dunque siamo passati alla stampa anti istituzionale, o retroscenista che dir si voglia. Da Dagospia al Fatto quotidiano. Incredibile, ma vero: nessuna risposta. Due le ipotesi: la notizia non è d’interesse generale oppure la paura blocca anche le penne più spregiudicate, come quella di Travaglio. Terza ipotesi (che scarterei a priori) quest’ultimo non ha il tempo di controllare posta, messaggi di Faceboock, lui, né alcuno del suo staff.
A noi, francamente, sembra di essere tornati ai tempi di Mussolini, durante la cui dittatura la stampa era totalmente pilotata.
Ecco il motivo per cui i cittadini non sapranno mai abbastanza quanto corrotto è questo paese, perché se un attuale sottosegretario, in passato deputata, senatrice, poi ancora deputata, può permettersi di trattare come stracci i suoi collaboratori senza che venga fuori una parola sulla stampa (come faccia non lo sappiamo. I suoi capi partito, probabilmente, se non lei stessa, cui non mancano i mezzi, elargiscono bustarelle come fossero noccioline), significa che non c’è soluzione per portare il Paese alla legalità, alla giustizia, alla libera informazione. Tutte cose ormai svanite nell’oblio dei tempi, che corrono veloci almeno quanto la corruzione.
Non possiamo che esprimere grande rammarico per tutto ciò, ribadendo che noi, cittadini onesti, non ci rassegnamo e continueremo a lottare per la libertà di stampa e di opinione e perché le istituzioni, in questo paese allo sfascio, tornino a fare ciò che sono chiamate a fare, anziché stringere la mano, sempre più forte, alla mafia e all’omertà.
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