Torre del Greco. Madre uccide figlio di 2 anni: lo annega in mare
4 Gennaio 2022Torre del Greco. È accaduto attorno alle 22 e 30 di domenica. Il piccolo affogato in mare. Arrestata la mamma, 40 anni
Torre del Greco. Ѐ una storia che definire raccapricciante è troppo poco. Una storia di evidente malattia mentale, di violenza forse non intenzionale. Una storia di disperazione e di morte. Ѐ una storia che colpisce forte e dritto al cuore.
Stando a quanto sul Corriere della Sera, la “mamma assassina” non avrebbe avuto in precedenza problemi psichici di alcun tipo. Ma, mi chiedo e vi chiedo, com’è possibile che una donna si muova da casa in una sera qualunque, ancora, anzi, sotto le festività natalizie, con l’intento di affogare il suo bambino di soli 2 anni? Com’è spiegabile che una madre decida, a mente lucida, come vogliono farci credere, di affogare il proprio figlio con l’intenzione di togliergli quella vita che lei stessa aveva dato alla creatura?
Temeva che il bambino avesse problemi di ritardo mentale, scrivono i giornali. Ma la spiegazione, a mio avviso, non regge in alcun modo. Credo, invece, che fosse lei ad avere disturbi mentali ed anzi psichiatrici, di natura non troppo lieve.
Probabilmente la donna non ne aveva consapevolezza, così come non ne aveva il marito, né alcuno dei familiari di entrambi. Cosa che non stupisce più di tanto, vista la scarsa conoscenza e il pregiudizio che si abbattono, ancora oggi con violenza ed alto rischio, sulla stragrande maggioranza della popolazione, italiana in particolare, ma anche mondiale. Cosa che non sorprende più di tanto, considerando che rivolgersi ad uno specialista della sfera psichiatrica equivale a spendere fior di quattrini, cifre che si aggirano attorno ai 150 euro, per toccare punte di 400. Mentre, se diamo una rapida occhiata al pubblico, ai Centri d’Igiene Mentale, interamente coperti dal Servizio Sanitario Nazionale, troviamo psichiatri e psicologi il più delle volte poco preparati o, spesso, nonostante un buon livello di competenza, approssimativi nel prestare un servizio poco redditizio.
Dunque, pur con la morte nel cuore per il destino di questo bimbo, la cui esistenza è stata stroncata così prematuramente, pur con un mattone nell’anima per la sofferenza cui la madre si è condannata a vita, non possiamo non chiederci: si sarebbe potuto evitare? E la risposta, a mio parere è sì. Se solo, nel nostro paese le cose andassero come sarebbe giusto che fosse. Se solo i disturbi mentali venissero considerati, come sarebbe legittimo ed anzi indispensabile, alla stregua delle malattie fisiche e comprovabili tramite esami clinici.
Perché, e voglio dirlo con un concetto di Boris Pasternàk:
“Il sistema nervoso non è un vuoto suono, o un’invenzione. Ѐ un corpo fisico, formato di tessuti. La nostra anima occupa un corpo nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all’infinito”.
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