Vergogna Alfano. Ignora significato di parola legalità
7 Luglio 2016Nella valanga di fango che ha travolto il ministro dell’interno Angelino Alfano, continuano a spuntare fuori nomi e dettagli che aggravano la sua posizione sempre di più.
Lui però, l’“Angelino” nazionale, a dimettersi, non ci pensa proprio. Anzi, urla al complotto, all’“attacco contro il governo”, parla di strumentalizzazioni, addirittura di una “barbarie illegale”.
Forse qualcuno dovrebbe spiegare al ministro Alfano il concetto di legalità, che sembra non essergli del tutto chiaro.
Intanto Lega, 5 stelle e ieri anche Giorgia Meloni sostengono che la cosa più seria che a questo punto il ministro possa fare è dimettersi.
L’Angelino nazionale, però, non molla la presa e si appiglia, fomentato da parte dei dem, al fatto che, se cade lui, cade Renzi: capirai che rovina per l’Italia! Un governo così corretto, pulito, produttivo, operoso, che va a rotoli. Una vera tragedia.
A quanto si apprende, la questione sta assumendo dimensioni talmente mastodontiche, che addirittura dal Quirinale emerge preoccupazione. Non una parola, però, dal pupazzo Matterella, di cui ancora Renzi evidentemente non ha mosso i fili.
Renzi sa bene che, venendo meno Alfano, gli verrebbe a mancare la maggioranza risicata che si è conquistato a suon di favori e giochetti sporchi.
Staremo a vedere l’evoluzione della scandalosa vicenda. Il timore è che Alfano s’incateni alla poltrona, con l’auto di Renzi alle spalle.
La speranza è che il buon senso e la decenza generali abbiano la meglio e che il ministro Alfano e tutto il lurido governo Renzi di cui fa parte saltino in aria il più presto possibile, lasciando al Paese la possibilità di fare un po’ di pulizia.
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