Boschi, bella faccia, zero cervello
23 Maggio 2016Se finora eravamo convinti che, oltre allo splendido viso, in Maria Elena Boschi non ci fossero particolari doti, politiche quanto meno, oggi possiamo affermare che la signora delle riforme ha il cervello della misura di quello di una formica.
Andare a scomodare i partigiani per portare acqua al suo mulino, è stato un autogol da serie Z.
Naturalmente e giustamente l’associazione nazionale partigiani non ha fatto attendere la propria reazione e la signora ha addirittura fatto dietrofront, tentando, goffamente, di smentire le sue stesse parole.
Significativa la reazione di Bersani: “Come si permette la ministra Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Chi crede di essere? Siamo forse già arrivati a un governo che fa la supervisione dell’Anpi? È evidente che siamo a una gestione politica sconsiderata e avventurista. In nome di una mezza riforma del Senato si rischia di creare una frattura insanabile nel mondo democratico e costituzionale”.
Parole sacrosante. Potenziate dalla reazione del premier, che, come mamma chioccia difende i suoi cuccioli, si è precipitato a gettare acqua sul fuoco che le parole della sua protetta hanno generato:
“A parte che non so quanti italiani siano interessati a questa polemica, io dico solo che ci saranno veri partigiani che al referendum voteranno sì, veri partigiani che voteranno no e che noi li rispettiamo tutti” ha affermato, “la decisione dell’Anpi di votare No al referendum è del tutto legittima. Sulle parole del ministro Boschi non vedo ne gaffe né polemiche” prosegue Renzi, sottolineando che “il Pd litiga su tutto, siamo un partito democratico, ora però si è preso un po’ gusto”.
Una difesa che non convince affatto, così come non convince l’operato del suo governo, Boschi in primis, così come non convince il suo concetto di democrazia, che, da analfabeta politico qual è il premier, rischia di portare il Paese, oltre che alla dittatura, alla totale deriva.
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