Pd, pioggia di colpi bassi per tenere il potere
12 Giugno 2016“I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela…” Sono le uniche parole sagge, non per niente di Enrico Berlinguer, degne di nota, in una giornata politica da dimenticare. E’ stata la 5 Stelle Raggi a citarla su Facebook.
Per il resto, davvero, pensavamo che il Pd avesse toccato il fondo con la strumentalizzazione delle parole di Francesco Totti, che, già, con tutto il rispetto per il grande capitano, non era da ritenere nota politica meritevole, per usare un eufemismo.
Ma poi, nel calderone della lotta all’ultima baggianata, in vista dei ballottaggi di domenica prossima, ci è entrato davvero di tutto. A partire dall’inconcepibile ed infondata accusa di fascismo e razzismo rivolta ai 5Stelle, dovuta alle farneticazioni del britannico Nigel Farage, che auspica di “far saltare l’Europa” insieme con Grillo. Per non parlare del video in cui nel 2014 Virginia Raggi raccoglieva firme per il referendum consultivo sull’euro, che viene additato come un demone in mezzo agli angeli tra i democratici romani.
A Milano, poi, c’è l’insurrezione con chiamata al voto rivolta a tutto il popolo di sinistra, a partire dai delusi e dagli astensionisti, contro una coalizione che sarebbe d’accordo con l’estrema destra. La deputata milanese del Pd Lia Quartapelle urla all’allarme: “Farage e Grillo che vogliono sbaragliare l’Europa, un giornale vicino a Forza Italia che diffonde il Mein Kampf di Hitler; sembra un film dell’orrore ma è tutto vero”, tuona, mentre tutto il Pd si scaglia contro il candidato del centrodestra Stefano Parisi per la scelta del Giornale della famiglia Berlusconi di allegare il Mein Kampf di Hitler al quotidiano in edicola. Scelta, per carità, discutibile, se pure la diffusione di conoscenza di qualunque fenomeno, negativo o positivo che sia, non dovrebbe mai destare tanto scalpore.
Ma era stato il premier in persona a spalancare le porte alle polemiche. . “Operazione squallida dal Giornale”, aveva detto Renzi in mattinata.
A noi pare che di squallido, nella giornata di ieri, ci sia stata una presa di posizione del Pd, una sorta di battaglia feroce contro i mulini a vento, determinata dall’indiscusso terrore di perdita del potere. Il Pd sa bene che la disfatta al ballottaggio aprirebbe la strada alla sua inesorabile scivolata e decide di usare armi del tutto inopportune, pur di non perdere la battaglia.
Bruttissima pagina per la storia del Paese. Ennesima dimostrazione del fatto che, davvero “I partiti di oggi sono macchine di potere e di clientela…” Oggi, ancor più che ai tempi di Berlinguer.
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