Boschi ci riprova. Tra red carpet e toni studiati a tavolino, mira a a tornare protagonista
3 Settembre 2017“Se il referendum dovesse andare male, noi abbandoneremo il nostro progetto politico”: così, testualmente, Maria Elena Boschi nella puntata di “In ½ ora” dello scorso 22 maggio. La ex signora delle riforme si è auto smentita in men che non si dica, quando ha giurato come sottosegretario nel momento della nascita del governo Gentiloni. E, come il suo mentore le ha ben insegnato, ora, per la seconda volta, nonostante lo scandalo Etruria e il disastro referendum, nonostante si sia già rimangiata la parola una volta, studia le strategie ad ok non solo per rimanere in politica, ma per farlo in grande stile.
Ha iniziato con l’apparizione modello diva, l’immancabile fratello al fianco, sul tappeto rosso del festival del cinema di Venezia.
Poi, gli interventi dai toni misurati e studiati a dovere, alla festa dell’Unità di Pesaro: «Il Pd non è Renzi, ma l’insieme dei suoi militanti», o anche: «Sono state fatte offese inaudite alla presidente della Camera anche perché è donna. Non credo che qualcuno possa mai pensare di fare un bambola gonfiabile con la faccia del presidente del Senato che è un maschio». La bella addormentata tra i Boschi, sta, insomma, tentando di correggere il tiro.
L’ex protetta di Renzi ha puntato, durante i mesi estivi, in vista delle elezioni, alla ricostruzione della sua immagine pubblica. Ha riflettuto molto, anche durante la vacanza in California, sulle spiagge di Santa Monica, con un gruppo di amici, compreso il fidato Francesco Bonifazi, tesoriere del Pd. Sono cambiati i toni dei suoi post su Facebook, molto più smarcati da Renzi, e sorprendenti sono risultate le scelte sul profilo Instagram, dove la sottosegretaria alla presidenza del consiglio ha iniziato a pubblicare scatti in palestra, sudata, sempre con l’immancabile fratello accanto, o mentre prende l’aperitivo con le amiche sopra al Ponte Vecchio. Oppure immagini di una vecchia vacanza a Santorini. Vari modi per dire: non sono più la protetta di Renzi.
Un percorso studiato a tavolino, anche con importanti consulenti di comunicazione, come Proforma, agenzia che già si è occupata di Leopolda e di molte campagne di candidati renziani. Le ambizioni politiche della Boschi non si sono, insomma, neanche lontanamente ridimensionate. Anche se la sottosegretaria smentisce pubblicamente, la sua bussola sembra addirittura orientata verso Montecitorio. A chi ne è venuto a conoscenza appare una mira eccessiva e sicuramente necessiterà di una campagna elettorale estremamente dispendiosa. Speriamo abbia il buon gusto di non utilizzare soldi pubblici, altrimenti, per lei, sarà la fine.
Non sappiamo se ce la farà, la bella addormentata tra i Boschi, a tornare in vetta. A noi, dopo le scarse capacità politiche dimostrate e quella diplomazia, per non dire maestria nell’ingannare gli elettori, francamente, sembra assai difficile. Ma, chissà… in Italia tutto è possibile. Lo sapremo a breve…
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