Fiducia governo, Renzi si erge a difensore giustizia. Da che pulpito!
6 Giugno 2018Fiducia governo. Durante la dichiarazione di sfiducia del Pd al Senato, l’inguaribile cialtrone: “Voi avete un’idea totalmente diversa da noi sulla giustizia”. Vito Crimi, vicepresidente vicario dei senatori del Movimento 5 Stelle: “Il solito bullo presuntuoso, che pensa che ogni suo desiderio sia un ordine, ma qui non funziona come nel suo partito, qui vige la democrazia, cerchi di ricordarselo”.
“Il presidente del Consiglio non avrà la nostra fiducia ma sempre il nostro rispetto”: così Renzi, con il naso che gli si allunga parola dopo parola, inizia il suo discorso nel quale comunica la sfiducia al governo gialloverde.
Ma, aggiunge lo stesso Renzi in pieno delirio di onnipotenza, faremo “un’opposizione senza sconti”. “Noi da opposizione non occuperemo i banchi, non attaccheremo le istituzioni al grido mafia mafia mafia”. Non sarà che non ce ne sarebbe alcun fondamento, ex presidente Renzi? Non sarà che, nel vostro caso, quando ricoprivate posti di rilievo nelle istituzioni, lei, il suo partito, con tutti i suoi amici faccendieri, massoni, collusi alle spalle, qualche motivo di accusa era più che legittimo? Accuse che, per altro, non venivano solo dalle opposizioni, ma, forse ancor di più, dal popolo italiano. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il suo governo, “onorevole” senatore Renzi, un esecutivo in odore di collusione ed inseguimento dei propri personali interessi, ha condotto il Paese al collasso.
Dunque, ben comprendiamo che la sua ambizione, la sua sete di potere, la sua smania di comando, l’accechino in questo momento, “onorevole” senatore Renzi, ma, ci faccia la cortesia di rimanere nei ranghi, cosa che già ieri non è riuscito a fare.
“Voi – insiste l’irriducibile fiorentino – avete un’idea totalmente diversa da noi sulla giustizia”. E menomale! Diciamo noi, se per giustizia lei ed il suo entourage intendete leggi ad ok per salvaguardare delinquenti quali i suoi genitori in primis, “onorevole” senatore Renzi, il padre della sua protetta, ex signora delle riforme, Maria Elena Boschi ( https://www.danilasantagata.it/disoccupato-suicida-boschi-sosterro-convintamente-renzi-colui-portato-litalia-rovina/) , tutti i faccendieri che vi stanno alle spalle e addirittura il conclamato “delinquente naturale” Silvio Berlusconi, con cui abbiamo una vaga idea che il patto da lei stretto non si sia mai spezzato. Ipotesi, solo ipotesi…
Reale, invece, l’affermazione, in Aula, di Vito Crimi, vicepresidente vicario dei senatori del Movimento 5 Stelle, alla quale ci associamo pienamente: “Il solito bullo (rivolto a Renzi, ndr), presuntuoso, che pensa che ogni suo desiderio sia un ordine, ma qui non funziona come nel suo partito, qui vige la democrazia, cerchi di ricordarselo”.
“Non so se è il governo del cambiamento – ha continuato, imperterrito, Renzi – Intanto è cambiato il vocabolario: quello che nella XVII Legislatura si chiamava inciucio oggi si chiama contratto; quello che nella XVII Legislatura si chiamava partitocrazia oggi si chiama democrazia parlamentare”. Beh, una cosa giusta l’ha detta, l’ormai semplice parlamentare Renzi: ha usato lui stesso le parole inciucio e partitocrazia, porcherie con cui è andata avanti sinora una politica lercia ( https://www.danilasantagata.it/rosatellum-bis-litalia-corrotti-dittatori-spunta-norma-salva-verdini/ ). Per il resto, ci sembra che da Renzi siano state dette solo frottole, com’è sua abitudine .
Quanto al nuovo governo, aspettiamo prima di giudicare. Certo è che più in basso di come eravamo finiti sarebbe difficile andare ( https://www.danilasantagata.it/referendum-paese-fermo-4-dicembre-informazione-primis/ ). Poi, chi vivrà, vedrà…
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