Stella di giorno
10 Febbraio 2015Da “Una finestra sul mondo”
(Un assaggio)
-Signora
-Mmmm
-Signora, mi sente?
-Mmmm
Stella dischiude leggermente gli occhi, ma la troppa luce glieli fa richiudere all’istante
-Chi è lei? – biascica – dove sono, in manicomio? Lo sapevo che ci sarei finita prima o poi
-Ma no, signora, che dice? Stia tranquilla, i manicomi non esistono da anni. Siamo in una clinica. Non è stata bene e abbiamo dovuto portarla qui
-Mmmm – è un filo di voce quello che le resta – da quanto tempo sono qui, in questa…clinica, come la chiama lei, direi anche di lusso
-Due mesi, signora. Comunque è la malata più simpatica che mi sia mai capitata
Riapre gli occhi. La luce li colpisce come un lampo, ancora una volta, ma adesso sopporta. Istintivamente fa per mettersi le mani davanti, a filtrarla, ma si rende conto di averle legate dietro la schiena
-Ma che storia è questa? Mi avete legata come una carcerata. E meno male che è una clinica. Ora i malati si trattano così?
Richiude gli occhi e si rimette nella posizione fetale in cui era quando il professor Ferri ha iniziato a parlarle
-No signora, è solo una precauzione, stia tranquilla
Silenzio
-Vorrei farle alcune domande
Silenzio
-Solo due o tre.
Silenzio
-Signora
Silenzio
-Cosa ricorda prima di questo?
Silenzio
-Guardie – dice il professor Ferri, con voce un po’ più alta rispetto a prima…
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