Salva banche alla Camera. E cittadini alla fame
29 Giugno 2016Banche: errori su errori da parte di un governo incapace che, pur di salvaguardarle, ne inventa di tutti i colori, sempre, categoricamente, a discapito dei correntisti.
E’ in discussione oggi alla Camera il tanto discusso decreto sulle banche, ancora una volta per salvare gli istituti di credito.
Come si può pensare, in un paese ridotto alla fame, di salvare le banche generando nuovo debito pubblico? Solo nell’Italia di Renzi è possibile che venga partorita un’idea tanto assurda quanto nociva per il Paese.
L’atto in assoluto, politicamente ed eticamente più grave è stato già compiuto: l’aggressione dei conti correnti, a vantaggio delle banche ed a scapito dei risparmiatori, alcuni dei quali hanno tentato di reagire, senza alcun esito, a parte poche briciole concesse loro Altri, visti persi i risparmi di una vita, hanno deciso per il suicidio. Episodi, questi, che pendono, come macigni sulla coscienza del premier in primis e su quelle di tutti i poteri forti che lo proteggono, per essere ricambiati.
In quale paese civile è tollerabile tutto ciò? In quale democrazia una massa di politici, politicamente ed economicamente analfabeti, addossano tutto sulle spalle dei cittadini? Nell’Italia di Renzi, naturalmente.
Ma quella stessa Italia, che ha visto tempi decisamente migliori e governi, magari collusi anche in passato, ma attenti ai cittadini, oltre che alle proprie tasche, è arrivata all’esasperazione. Ciò si evince chiaramente dalle ultime Comunali, che non sono state elezioni di partito, sono state una ribellione nei confronti di un premier che ormai crea insofferenza.
Mentre i NO per il referendum di ottobre crescono, e lui, il premier con la p minuscola tenta tutte le carte, anche quelle non considerate dalla legge, la speranza è che, se, per una volta, mantiene la parola, ce ne libereremo presto.
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