Terrore estremista. La risposta è il coraggio
12 Gennaio 2015Un fiume umano per le strade di Parigi, per dire no al terrore. Sicuramente suggestiva per la forte partecipazione, la manifestazione di ieri ha fatto addirittura parlare di miracolo. Non capita tutti i giorni, in effetti, di vedere leader mondiali, spesso in contrasto tra loro, che camminano uniti e abbracciati.
Dal mio punto di vista, nessuno di loro poteva perdere un’occasione come quella di ieri per migliorare la propria immagine agli occhi del mondo, ad iniziare dal nostro Renzi.
Quello che, invece, davvero mi ha colpito, è stata la partecipazione cittadina. Gente comune, in cammino per le strade della capitale francese, solo e davvero per inneggiare alla pace ed al concetto del non terrore.
Protagonista assoluta della manifestazione, la matita, l’arma non violenta della satira, usata come simbolo per rivendicarne la libertà e in risposta ai fucili e agli altri distruttivi mezzi dell’integralismo violento. Bella, in particolare, la versione gigante della matita, in cartone, con la scritta ‘We’re not afraid’, non abbiamo paura.
Perché questa è l’unica arma che abbiamo contro le vergognose manifestazioni di estremismo cui abbiamo assistito nei giorni scorsi: il coraggio, la forza di andare avanti e non farci fermare dalle continue minacce di chi, distorcendo i principi di quella che è comunque una religione, usa mezzi atroci – non so voi, ma io sulle bambine kamikaze non riuscirò mai ad esprimere l’orrore che provo – per spargere il terrore.
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